Divieto di doppia imposizione fiscale
05 maggio 2023
A cura dell'avvocato Renato Migliore
Il sig. U.A. riceveva avviso di accertamento da parte di Agenzia delle Entrate relativo ad un’omessa dichiarazione dei redditi da lavoro dipendente maturato presso una società tedesca.
L’importo richiesto dall’Ente, comprensivo di sanzioni e interessi, ammontava ad oltre 25.000,00 euro.
Si rivolgeva allo Studio Legale Cerrito Avvocati per verificare la possibilità di un’impugnativa e i professionisti dello studio, trattandosi di fiscalità connessa all’attività lavorativa, decidevano di depositare ricorso presso la Corte di Giustizia Tributaria.
A parere dello studio, Agenzia delle Entrate, con l’accertamento notificato all’assistito, aveva violato il principio del divieto di doppia imposizione, non applicando correttamente la Convenzione Italia-Germania del 18 ottobre 1989, ratificata e resa esecutiva per l'Italia con l. n. 459 del 1992.
La Corte di Giustizia Tributaria ACCOGLIEVA il ricorso di Cerrito Avvocati con sentenza N. 1073/2023, ANNULLANDO l'Avviso di Accertamento dell'Agenzia delle Entrate per l'intero importo di euro 25.000.
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